Comunicato stampa di Silvana Amati

VERNICE NERA SULLA MEMORIA


E' passato solo un mese dal giorno della memoria e dalla messa in opera a Roma delle "Pietre d'inciampo" e già una mano sciagurata ha imbrattato di vernice nera le pietre poste davanti alla casa di via Rosolino Pio dalla quale nel 1943 furono portati via Piero Terracina e la sua famiglia.
Ero presente alla istallazione delle 30 pietre d'inciampo nei municipi romani, poste avanti alle case dei deportati nei campi di sterminio. Si tratta di semplici sampietrini con la superficie ricoperta da ottone lucente che porta impressi nome del deportato, data di nascita e, quando nota, di morte. L'inciampo non è fisico, ma visivo e mentale e, secondo chi ha progettato l'opera, dovrebbe servire a ricordare quanto è avvenuto in quel luogo. Evidentemente l'intuizione artistica e culturale è giusta tanto che nel nostro Paese c'è chi, usando ancora una volta il nero, pensa di poter negare la memoria dell'olocausto, offendere e minacciare le vittime e imbrattarne perfino la memoria.
Si dimostra così l'indispensabilità del lavoro di formazione dei giovani sulla memoria e sulla storia, lavoro magistralmente portato avanti dalla Comunità e personalmente da Piero Terracina.
Sia ai rappresentanti della Comunità che a Piero Terracina esprimo tutta la mia solidarietà, confermando ogni disponibilità ad un comune impegno.
Sen. Silvana Amati