Venerdi' 29 luglio conferenza stampa a Senigallia per l'avvio
della fase 2 delle emergenze deliberata dal Consiglio dei Ministri
Fin dai giorni successivi all'alluvione del maggio 2013, ho seguito con costanza, impegno e determinazione l'iter necessario a far si' che il Governo destinasse risorse per far fronte concretamente anche alla Fase 2 delle emergenze.
Ho quindi accolto con soddisfazione la notizia che giovedi' 28 luglio, il Consiglio dei Ministri ha approvato la delibera con cui viene avviata l'istruttoria finalizzata al riconoscimento di contributi per i danni subiti dalle emergenze verificatesi a partire dal maggio 2013 su tutto il territorio nazionale. Si tratta di 800 milioni in due anni. Il giorno successivo, con una conferenza stampa nel Comune di Senigallia, si e' voluto dare l'avvio alla sua concreta attuazione a beneficio delle famiglie e delle imprese che hanno subito i danni a causa dell'alluvione.
I contributi sono destinati sia ai danni subiti dal patrimonio edilizio privato, per i quali sono immediatamente disponibili 400 milioni di euro nel 2016, sia per quelli subiti dalle attivita' economiche, per le quali il procedimento, piu' complesso dal punto di vista tecnico, si concludera' all'inizio del 2017.
Saranno riconosciuti fino all'80% dei danni riportati dagli immobili privati, accertati sulla base di criteri rigorosi, per un massimo di 150mila euro. Il massimo e' di 450mila euro invece per le attivita' produttive, con il riconoscimento fino al 50% dei danni subiti dagli edifici e dell'80% per macchinari e scorte di materie prime.
Potranno naturalmente beneficiare del contributo anche coloro i quali abbiano gia' realizzato, in tutto o in parte, gli interventi necessari, presentando la documentazione delle spese gia' sostenute.
La delibera porta a compimento una riforma organica e fondamentale, che per la prima volta introduce, in maniera omogenea nel nostro Paese, la possibilita' di risarcire i cittadini privati e le attivita' produttive colpite da un disastro naturale.

La procedura di risarcimento prevede due fasi:
- una prima fase di raccolta delle richieste di risarcimento corredate da apposita documentazione, che consente la determinazione esatta e documentata del contributo effettivamente riconoscibile;
- una seconda fase, che consiste nell'erogazione del contributo attraverso il meccanismo della cessione del credito d'imposta. Un meccanismo gia' efficacemente utilizzato a seguito del sisma che nel maggio 2012 ha interessato la Pianura Padana, senza oneri a carico dei soggetti danneggiati.

Un lavoro che, come sappiamo, e' stato lungo e complesso, con un iter che ha richiesto pareri e contributi di tanti dipartimenti diversi del Governo. Di fronte alle calamita' connesse a fenomeni idrogeologici e atmosferici di grave entita' per anni ci si era occupati solo della prima fase delle emergenze.
Sono passati molti mesi e si tratta, ne sono consapevole, di un sostegno solo parziale ma e' un'opportunita' concreta per affrontare, almeno in parte, le esigenze delle emergenze che hanno colpito il nostro territorio.
Sono 17 le Regioni interessate dai 40 eventi calamitosi e alluvionali che si sono verificati tra il 2013 e il 2015, 3 dei quali nelle Marche. La ripartizione dei contributi avverra' sulla base delle verifiche dei fabbisogni completate dai Commissari delegati. La Regione Marche e' stata fra le prime a completare la ricognizione dei fabbisogni.
Alla concreta attuazione della Delibera si procedera', nei prossimi giorni, mediante ordinanze di protezione civile concertate con le Regioni interessate e con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che disciplineranno gli aspetti operativi e le misure di verifica e controllo.
Attraverso le ordinanze di protezione civile, i Commissari delegati che hanno effettuato la ricognizione dei fabbisogni di danno, sono chiamati a determinare l'esatta quantificazione del contributo nel rispetto dei parametri posti dalla delibera approvata. L'esito di tale procedimento verra' comunicato al Dipartimento della Protezione Civile che propone al Governo la ripartizione del plafond disponibile in modo da soddisfare, in misura proporzionale, le esigenze di contributo complessive.
Con un'ultima ordinanza di protezione civile, i Commissari delegati saranno autorizzati a comunicare ai beneficiari l'esatto ammontare dei contributi dovuti, cosi' cittadini e imprese potranno recarsi in istituti bancari convenzionati dove accendere un finanziamento di pari importo da utilizzare per realizzare gli interventi previsti o per pagare quelli gia' eseguiti, senza oneri a carico dei soggetti danneggiati.
Agli enti territoriali e' affidato il compito di monitorare l'andamento degli interventi ed effettuare i relativi controlli.

Il meccanismo di risarcimento senza oneri per i soggetti danneggiati sara' reso possibile da un accordo tra il Ministero dell'Economia, la Protezione Civile, la Cassa Depositi e Prestiti e l'Abi, e l'adesione dei singoli istituti di credito e' libera. Ogni beneficiario maturera' un credito d'imposta sulla base del contributo ricevuto. Questo stesso credito sara' il ristoro dell'istituto bancario per le risorse erogate.

La delibera del Consiglio dei Ministri - La scheda tecnica