Presentato l'emendamento per rifinanziare il Fondo emergenze per il maltempo. Individuata anche la copertura finanziaria per i fondi
destinati alla fase 2

Come preannunciato nella precedente newsletter, abbiamo presentato l'emendamento alla legge di stabilita' perche' si prevedano stanziamenti per il Fondo per le emergenze nazionali destinati alla fase 2.
L'emendamento ha un sostegno trasversale e porta le firme di oltre 80 colleghi di Pd, Fi, Pi, Ncd, Gal e M5S, delle tredici regioni colpite da eventi alluvionali.
Chiediamo al Governo di esprimere un parere positivo o di decidere di condividerlo facendone proprio il contenuto. Come ho gia' avuto modo di dire, le famiglie e le imprese non devono rimanere sole di fronte alle conseguenze di queste calamita'.

Il testo dell'emendamento


Serve un piano per l'inclusione lavorativa di maggiorenni
che escono da "case famiglia"

La crisi economica e la disoccupazione hanno un impatto particolarmente negativo, in termini di marginalizzazione e poverta', sui gruppi piu' vulnerabili della nostra societa'. Il disagio dei giovani cresciuti, al di fuori della famiglia o senza la stessa, in strutture di accoglienza residenziali per minori o famiglie affidatarie, resta tuttora un tema irrisolto. Ogni anno, raggiunta la maggiore eta', circa tremila giovani escono dai percorsi di accoglienza e circa due terzi di loro non rientra nella famiglia d'origine.
Sulla base di queste considerazioni ho presentato un ordine del giorno che impegna il governo a valutare l'opportunita':
- di attuare un piano strategico finalizzato all'inclusione lavorativa dei giovani che escono dalle comunita' di tipo familiare;
- di destinare una parte della dotazione annuale del fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro, all'erogazione di contributi finalizzati al sostegno, all'integrazione lavorativa e all'avviamento di attivita' economiche che prevedano l'impiego di giovani di eta' compresa tra i 16 e i 25 anni provenienti da strutture di accoglienza residenziali per minori e da famiglie affidatarie;
- di impiegare le risorse rese disponibili dalla programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 per promuovere l'integrazione lavorativa di tali giovani.

Il testo dell'ordine del giorno


Sia resa obbligatoria la tracciabilita' dei conflict minerals

Il 4 dicembre 2014 e' stato approvato dalla commissione Politiche dell'UE del Senato il parere sulla proposta di regolamento UE sulla tracciabilita' dei minerali provenienti da zone di conflitto.
Il risultato ottenuto, lavorando in sinergia con i membri della Commissione Politiche della UE, e' particolarmente significativo. Il parere approvato riconosce la necessita' di rendere obbligatoria la certificazione della catena di approvvigionamento dei minerali provenienti da zone di conflitto, di includere anche altre tipologie di risorse naturali e di estendere il campo di applicazione, coinvolgendo le imprese che commercializzano prodotti finiti.
Il meccanismo identificato nella proposta di regolamento della Commissione europea e' volontario e limitato alle imprese importatrici, troppo debole per poter rompere i legami tra sfruttamento illegale delle risorse naturali, conflitti e gravi violazioni dei diritti umani. E' necessario rendere obbligatoria la tracciabilita' dei conflict minerals. Il risultato fin qui raggiunto e' comunque un primo importante successo per un coordinato lavoro di squadra. L'atto deve ora essere esaminato dalla Commissione Industria e Commercio. Ribadisco l'impegno per sollecitare un ciclo di audizioni che permetta di avvalersi del prezioso contributo delle organizzazioni della societa' civile che da anni lavorano su questo tema.

Un emendamento per finanziare il Programma Antitratta

Ho sottoscritto il testo di un emendamento alla legge di stabilita', presentato dalla sen. Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato e dal sen. Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti Umani del Senato, mirato a finanziare con 10 milioni di euro nel 2015 il programma antitratta, come previsto dal Decreto Legge 24/2014 che attua la direttiva dell'Unione Europea 2011/36/UE, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime.

Irregolarita' al concorso per l'accesso alle
Scuole di Specializzazione in Medicina

Numerosi articoli e testimonianze dirette di partecipanti al concorso nazionale per l'accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina, che si e' svolto dal 28 al 31 ottobre 2014 in tutta Italia, hanno messo in evidenza varie criticita', tra le quali il mancato rispetto di procedure concorsuali previste nel bando, l'allestimento non idoneo delle sedi di prova, i controlli non uniformi.
Ho quindi ritenuto opportuno sottoscrivere l'interrogazione al ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca Stefania Giannini, presentata dal collega Giorgio Pagliari.

Il testo dell'interrogazione - Analisi delle irregolarita'


Rinviare il pagamento dell'IMU sui terreni agricoli

Ho sottoscritto due interrogazioni al ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, presentate una dalla collega Nadia Ginetti e l'altra dalla collega Donatella Albano sugli effetti del decreto interministeriale 28 novembre 2014, in corso di pubblicazione, in forza del quale e' prevista una decurtazione del Fondo di Solidarieta' Comunale sulla base dei presunti maggiori "incassi" per l'ampliamento della platea dei contribuenti IMU agricola. In particolare si chiede il blocco del decreto o, quanto meno, il differimento della corresponsione dell'imposta a carico dei contribuenti al prossimo mese di giugno 2015 visti i principi contenuti nella legge 27 luglio 2000, n. 212.

Interrogazione ai ministri Padoan e Martina - Interrogazione al ministro Padoan


Bene l'annullamento delle delibere regionali sui richiami vivi.
Ora l'abolizione totale

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, ha annullato le delibere delle regioni Emilia Romagna e Lombardia che consentivano la cattura di piccoli uccelli da utilizzare come richiami vivi.
A fronte dei continui richiami dell'Unione Europea, che negli ultimi giorni ha anche avviato la procedura d'infrazione per il nostro Paese, mi sembra un grandissimo passo avanti.
E' da tempo che segnaliamo come la pratica dei richiami vivi usati per la caccia sia un grave danno ambientale oltre che un vero e proprio maltrattamento ai danni degli animali. Nonostante le proteste avanzate dalle associazioni animaliste ed ambientaliste, l'Italia continua a essere in torto. Speriamo che dopo l'annullamento delle delibere regionali dell'Emilia e della Lombardia, anche le altre regioni pongano fine a questa odiosa pratica altrimenti i cittadini italiani saranno costretti a pagare le sanzioni che l'Europa a breve ci infliggera'.

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