Finalmente una buona notizia: mercoledi' 25 giugno
nell'aula del Senato il ddl con i fondi per le Marche
Il Senato ha deciso il calendario della prossima settimana: mercoledi' 25 giugno p.v. arriva in aula il ddl 1518 con le misure urgenti in favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna. Il disegno di legge contiene, tra le altre cose, anche 100 milioni di euro da destinare al fondo delle emergenze per le regioni colpite dalle alluvioni. Se entro mercoledi' riusciamo ad approvarlo, significa che avremo risolto i problemi procedurali che impedivano di dichiarare lo stato di emergenza per le Regioni colpite. In particolare, alla regione Marche spetteranno dieci milioni di euro.

Voglio comunque dar conto delle cose che hanno portato a questa importante fase.
Ho seguito attentamente tutto il complicato itinerario della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri. Una dichiarazione che ben 7 Regioni (Marche, Lazio, Umbria, Piemonte, Calabria, Puglia ed Emilia Romagna) attendono da tempo con ansia e che dovrebbe veder assegnato alle Marche, ultima Regione in ordine di tempo ad essere stata colpita da calamita', il contributo di 10 milioni di Euro di cui ho gia' detto. Cio' consentira' di attivare i lavori indispensabili e le possibili e utili buone pratiche per privati ed imprese.
Dopo l'alluvione del 3 maggio ho quotidianamente lavorato in piena utilissima sinergia con il Sindaco Maurizio Mangialardi e con il dott. Roberto Oreficini della Protezione Civile Regionale per facilitare modi e tempi della dichiarazione dello stato di emergenza per il nostro territorio, condizione essenziale all'adozione di ogni provvedimento a favore della popolazione e delle imprese.
Poiche' il percorso e' complesso e per nulla scontato, oggi, a un passo dal traguardo, penso sia utile rendere note le tappe affrontate a partire dalle due lettere indirizzate al Premier Matteo Renzi che ho chiesto di sottoscrivere a Parlamentari di tutti i Gruppi:

  • la prima per sostenere le richieste perfettamente formulate da Comune e Regione Marche;

  • la seconda per tenere insieme le ragioni delle sette Regioni coinvolte da gravi calamita' naturali.
Bisogna sapere infatti che la grave crisi economica dell'ultimo lungo periodo aveva di fatto ostacolato il rifinanziamento del Fondo per le emergenze (FEN), condizione essenziale per rendere formalmente possibile la "dichiarazione di emergenza" che non potrebbe essere concessa senza adeguati opportuni finanziamenti.
La serieta' dell'impegno preso dal Presidente del Consiglio si e' potuta verificare proprio nell'attuazione del percorso che ha consentito di assegnare 100 milioni di euro per rifinanziare il Fondo, stanziamenti previsti nell'A.C. 2365 (conversione del Decreto Legge 74) approvato venerdi' scorso alla Camera e arrivato ora in Commissione Ambiente al Senato, Atto n. 1518 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014, nonche' per assicurare l'operativita' del Fondo per le emergenze nazionali". Come ho gia' detto il 25 giugno tale atto sara' discusso in aula; il Gruppo del Partito Democratico ha gia' chiesto a tutti i Senatori di non presentare emendamenti per velocizzare il lavoro.
Avevo nel frattempo condiviso con gli uffici del Ministro dell'Economia la possibilita' di porre in essere, parallelamente al percorso parlamentare, una norma-ponte per consentire di mettere comunque all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri le richieste dello stato di emergenza, sempre in attesa dell'approvazione definitiva del provvedimento 1518 al Senato.
L'ufficio legislativo e lo staff del Ministro dell'Economia sembravano condividere l'ipotesi di un parere favorevole ma restano ancora margini di incertezza procedurale e per questo sto costantemente monitorando il percorso presso il Senato, la Protezione Civile Nazionale, presso il Segretariato Generale e presso il Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi di Palazzo Chigi e so per certo che il Sindaco di Senigallia, il Presidente della Regione Marche, la Commissaria straordinaria della Provincia di Ancona stanno lavorando nella stessa direzione.
Silvana Amati
20 giugno 2014

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