N. 1 dell' 8 luglio 2008
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"Un'Italia moderna si può fare" abbiamo detto nelle piazze durante la campagna
elettorale e credo che ora, in questa XVI legislatura, anche dall'opposizione,
il nostro impegno principale sia quello della coerenza. Ecco perché ho iniziato il mio lavoro al Senato partendo dalla proposta legislativa. In particolare ho scelto di mantenere l'attenzione sul tema della rappresentanza di genere( DDL n. 257) visto che presto una legge di riforma elettorale si dovrebbe fare, essendo ancora in piedi il referendum. Poi ho deciso di impegnarmi sul fronte dei diritti umani, purtroppo ancora oggi, a 60 anni dalla Dichiarazione, un vero fronte di guerra. Ecco dunque i DDL n. 258, n. 256, n. 476, che trattano rispettivamente della parificazione delle cluster bombs alle mine antiuomo, dell'introduzione nel nostro codice penale del reato di tortura e della ratifica della convenzione n. 197 del Consiglio d'Europa sulla tratta degli esseri umani. Ho voluto inoltre affrontare positivamente l'integrazione ( DDL n. 259, diritti politici dello straniero in Italia ) e i nuovi modelli di sviluppo ( DDL n. 262, commercio equo e solidale). Un'Italia moderna si può fare anche pensando agli animali, a partire da quelli d'affezione e così ecco il DDL n. 255 per l'istituzione di un sistema veterinario mutualistico per cani e gatti. Tengo molto poi ad essere terza firmataria del DDL n. 741 che vede come prima la firma del Senatore Oscar Luigi Scalfaro. Il tema infatti della Difesa della Carta Costituzionale è sempre stato centrale nella mia vita politica e istituzionale già dalla adesione del 1994 all'appello di Giuseppe Dossetti. Infine c'è il tema dell'amianto. Per rispetto ai lavoratori della Sacelit e della Italcementi di Senigallia già nella scorsa legislatura avevo sottoscritto il DDL del Sen. Felice Casson, ora su questo tema, come membro della Commissione Difesa, sto predisponendo un DDL per affrontare il problema degli esposti all'amianto in marina, in aeronautica e nei carristi. |
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