Presentata in Senato un'eccellenza della ricerca accademica delle Marche
Martedi' 5 luglio in Senato abbiamo avuto un'altra importante occasione per valorizzare e diffondere le eccellenze della Regione Marche. E'
stato presentato il libro "Neuroeconomia...Neurofinanza. I correlati neurali del Direct Access Trading" alla presenza della vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, degli autori
della ricerca, GianMario Raggetti e Maria Gabriella Ceravolo, docenti dell' Universita' Politecnica delle Marche, Enrico Bondi,
Dirigente d'azienda, Nicola Mercuri, Neurologo, Girolamo Crisi, Direttore Dipartimento Neuroscienze dell'Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma.
La neuroeconomia e la neurofinanza, gia' materie curricolari in diversi paesi, si trovano all'intersezione di discipline differenti e ne fanno convergere
i contributi per risolvere l'enigma di come il cervello prende decisioni. Ricerche affascinanti, che offrono anche un importante contributo all'analisi di
temi estremamente attuali, come il comportamento dei mercati. Alcuni strumenti di ultima generazione per le risonanze permettono oggi diagnosi non invasive,
con significativi benefici in termini di salute dei pazienti. Gli stessi strumenti, sarebbero anche necessari allo sviluppo delle ricerche menzionate.
Mi auguro, quindi, che Ospedali Riuniti di Ancona possa dotarsene presto, in modo da rafforzare la cultura della prevenzione fra i cittadini e,
contemporaneamente, valorizzare la ricerca d'avanguardia della nostra Regione.
Fotografie -
Scheda del libro
Approvata dalla Commissione Esteri la risoluzione sulle mine antiuomo
Mercoledi' 6 luglio la Commissione affari esteri ha approvato lo schema di risoluzione, che prende spunto dal World Humanitarian Summit organizzato
dall' ONU ad Istanbul lo scorso maggio. La risoluzione ricorda che l'Italia rappresenta nel settore un Paese leader a livello internazionale,
sul piano sia delle attivita' di cooperazione che delle buone pratiche interne, come dimostra il fatto che, per il biennio 2016-2017, e' stata chiamata
a ricoprire il ruolo di presidente del Mine Action Support Group, organismo che, in sede ONU, coordina i programmi di sminamento umanitario a
livello internazionale.
La risoluzione, da me promossa in collaborazione con la Campagna Italiana Antimine, impegna il Governo, tra l'altro, a promuovere l'universalizzazione
e la compiuta implementazione della Convenzione di Ottawa sulle mine antiuomo e della Convenzione di Oslo sulle munizioni a grappolo.
Il Governo e' anche impegnato a valutare l'opportunita' di intraprendere misure che consentano di stabilizzare una dotazione adeguata del Fondo per
lo sminamento umanitario, in modo da rendere possibile una migliore pianificazione delle attivita' in questo settore.
Il testo della risoluzione
Riallineare la Protezione Civile ad un contesto profondamente cambiato
Il territorio italiano ha ancora forti elementi di criticita' e fragilita' dovuta non solamente a fenomeni naturali ma dall'azione dell'uomo.
Il sistema di protezione civile che non e' perfettamente o per nulla integrato con il sistema di sussidiarieta' territoriale.
I livelli di organizzazione delle varie regioni e' molto disomogeneo, e che questo impone alla Protezione Civile centrale una funzione spesso
sostitutiva.
Ho sottoscritto l'ordine del giorno presentato dalla collega Daniela Valentini che impegna il Governo a inserire nei decreti attuativi della delega
ricevuta:
- i compiti di formazione ed informazione dei cittadini;
- l' emanazione, nei tempi previsti dalla presente legge, della "Carta dei Diritti dei cittadini colpiti da calamita' naturali".
Il testo dell'ordine del giorno
Applicare la normativa sul congedo parentale anche al lavoratore pubblico
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha ritenuto non direttamente applicabile la normativa sul congedo parentale ai lavoratori pubblici,
atteso che l'applicazione sarebbe stata subordinata all'approvazione di apposita normativa su iniziativa del Ministro della Pubblica Amministrazione
e la semplificazione.
Sulla scorta di tale parere, gli uffici pubblici statali si sono uniformati a detta interpretazione, negando l'esercizio di tale diritto ai padri
lavoratori nel pubblico impiego.
Ho sottoscritto l'interrogazone presentata dalla collega Patrizia Manassero e rivolta al ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia nella quale si chiede di sapere:
-quali iniziative vorra' adottare il Governo, in vista dell'approssimarsi della scadenza della vigenza della norma, per permettere ai "padri lavoratori"
della pubblica amministrazione di avvalersi di tale diritto garantito dalla legge, anche retroattivamente per quanti di loro abbiano gia' presentato
domanda in merito.
Il testo dell'interrogazione
Le condanne a morte dei tribunali militari italiani nella Prima guerra mondiale
Sappiamo che nel corso della Prima guerra mondiale i tribunali militari italiani condannarono a morte per diserzione
e altri reati analoghi circa 4000 soldati. 750 di costoro furono effettivamente fucilati, ai restanti la pena venne commutata. Molti furono
uccisi per decisione arbitraria di ufficiali e sottufficiali o scelti tirando a sorte, quando i colpevoli dei "reati" non venivano individuati.
Mercoledi' 6 luglio in Commissione difesa, in relazione all'esame del DDL n.1935 recante Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali e' stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale, si sono svolte le audizioni
del prof. Antonino Intelisano, gia' procuratore generale militare, del dott. Marco
De Paolis, procuratore militare e del col. Antonino Zarcone, gia' componenti del Comitato tecnico-scientifico per la promozione
di iniziative di studio e ricerca sul tema del cosiddetto "fattore umano" nella Grande Guerra.
Sono emersi alcuni punti critici del testo all'esame della Commissione. Al termine delle audizioni
sono intervenuta per richiamare l'attenzione su alcuni dei temi trattati e per sottolineare l'importanza di tenere nella dovuta considerazione
alcune differenze fra i casi in esame, come l'effettivo riscontro di prove durante lo svolgimento dell'eventuale processo.
La giustizia militare italiana fu molto piu' rigida di quella di altre nazioni combattenti. Delle 1787 condanne a morte emesse in contumacia per diserzione
e passaggio al nemico, una sola risulta davvero corroborata da prove.
Ci fu anche il caso dell'artigliere di Castelfidardo Alessandro Ruffini, di 23 anni, fucilato sul posto il 3 novembre 1917 a Noventa Padovana per
ordine del Generale Graziani perche', sfilando di ritorno col reggimento dal Carnia, non si tolse il sigaro dalla bocca.
Un caso paradigmatico, perche' riassume in se' le centinaia di esecuzioni sommarie compiute, e singolare, perche' per la sua crudelta' fu
riportato nel 1919 da L'Avanti! e fu oggetto di due interrogazioni parlamentari.
Il testo del DDL
Nuove regole per il settore agricolo e agroalimentare
Mercoledi' 6 luglio e' stato approvato dal Senato in via definitiva l' A.S. 1328-B, recante Deleghe al Governo e ulteriori
disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitivita' dei settori agricolo e agroalimentare, nonche' sanzioni in
materia di pesca illegale (Collegato alla manovra di finanza pubblica).
Sintesi del provvedimento
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