La scelta di Francesco Comi e' un concreto esempio di spirito di servizio
Dichiarando la sua indisponibilita' a ricoprire il ruolo di candidato alla Presidenza della Regione Marche, il Segretario regionale del PD Francesco Comi ha dimostrato
concretamente l'alta qualita' del suo impegno di dirigente.
Infatti, al termine delle consultazioni della Direzione Regionale del PD, degli eletti al Parlamento e al Consiglio Regionale, dei Presidenti delle Province e della rappresentanza dell'ANCI, si era potuta constatare una importante sollecitazione al suo impegno diretto, accanto a una significativa convergenza sul nome della Senatrice Camilla Fabbri. La scelta di Comi evidenzia il suo spirito di servizio, scongiura ogni strumentalizzazione, purtroppo sempre possibile, e lo conferma alla guida del comune lavoro per la ricerca di una soluzione unitaria. Questa iniziativa acquista particolare valore visti i tentativi di utilizzare lo strumento delle primarie, sempre statutariamente valido, come mezzo per affermare particolarismi, rischiando di dare anche fiato al rientro in campo di protagonisti ormai superati dalla storia. Il principale impegno politico di tutti noi deve certo essere quello di rispondere alle esigenze reali dei cittadini e delle cittadine delle Marche. Solo cosi' si potra' recuperare la fiducia della gente ed evitare il ripetersi di quella disaffezione al voto cosi' eclatante nelle recenti elezioni regionali in Emilia Romagna.
Posate anche quest'anno le "pietre d'inciampo" per non dimenticare
Mercoledi' 7 gennaio 2015 a Roma, in via del Portico d'Ottavia, ho assistito alla posa di 12 pietre d'inciampo eseguita dall'ideatore, l'artista tedesco Gunter Demnig, in ricordo degli undici
membri della famiglia Sabatello e di Celeste Tagliacozzo, prelevati dalle loro case nel Ghetto di Roma e deportati dai nazisti ad Auschwitz il 16 ottobre del 1943.
Questa iniziativa, che e' giunta alla sua sesta edizione, e' curata da Adachiara Zevi, dell'associazione Arte in Memoria, ed e' posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica. Le pietre d'inciampo sono sampietrini di tipo comune e di dimensioni standard (10x10) con una superficie di ottone dov'e' scritto nominativo e data di nascita della vittima, la data dell'arresto e, quando sono noti, il luogo di deportazione e la data di morte. Sono posate sul marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati. L'inciampo non e' fisico ma visivo e mentale, si impone all'attenzione di chi passa, gli fa conoscere e ricordare quanto accaduto in quel luogo e in quella data.
Consentiamo che EXPO Milano 2015 sponsorizzi l'ignoranza e il pregiudizio?
Ho sottoscritto un'interrogazione parlamentare presentata dal collega Sergio Lo Giudice e indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi,
al ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e al
ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
L'interrogazione parte dal fatto che sabato 17 gennaio 2015, presso l'Auditorium Testori di Milano, avra' luogo il convegno "Difendere la Famiglia per difendere la Comunita'" organizzato da Alleanza Cattolica, Fondazione Tempi, Nonni 2.0 e Obiettivo Chaire, un'associazione che sostiene le teorie riparative dall'omosessualita' "aiutando" attraverso interventi "psicoterapeutici" le persone gay e lesbiche a "superare il loro disagio", e che il materiale promozionale del convegno riporta il patrocinio della Regione Lombardia, il simbolo di Expo 2015 e il Presidente della Regione Roberto Maroni concludera' il convegno. Essendo chiaro che gli argomenti affrontati da tale convegno non hanno alcuna pertinenza con il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" scelto per Expo 2015, si chiede di sapere: - se siano al corrente della sponsorizzazione del convegno da parte dell'Esposizione Universale e se la considerino opportuna; - se legare il nome di Expo Milano 2015 a delle pratiche di "guarigione" dall'omosessualita' non leda il nome e il prestigio, anche sul piano internazionale, dell'evento dal momento che tali pratiche sono considerate antiscientifiche dalla comunita' internazionale in quanto basate su una concezione ideologica e su un mero pregiudizio; - se non ritengano opportuno chiedere ad Expo di ritirare il patrocinio a tale convegno.
Disincentivare le mutilazioni degli animali
Ho sottoscritto l'interrogazione parlamentare presentata dalla collega Monica Cirinna' e indirizzata al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Maurizio Martina nella quale si chiede di sapere:
- se puo' garantire che l'esposizione internazionale cinofila di Milano, alla quale partecipano circa 15.000-20.000 esemplari e dove sarebbero ammessi anche cani mutilati provenienti da tutto il mondo, si svolga nel pieno rispetto della normativa italiana; - se ritenga di doversi attivare con la massima sollecitudine affinche' nel nostro Paese, come nel resto d'Europa, non venga consentita in futuro la partecipazione di animali mutilati alle manifestazioni che li vedono come protagonisti. |